L'opera più Pirandelliana di De Filippo in scena al Teatro le Laudi per la regia di Vincenzo de Caro.
Stefano Grifoni e Fuori Scena sono lieti di presentare La Grande Magia per la regia di Vincenzo de Caro, in scena al Teatro Le Laudi nelle date 16, 17, 23 e 24 Gennaio.
Emozionante, divertente, inaspettata, Eduardo porta in scena La Grande Magia per la prima volta nel 1948, senza essere compresa. Considerata una delle commedie più Pirandelliane dell’autore, venne scritta in Italiano ed ambientata in un contesto alto- borghese, molto lontano da quella Napoli verace a cui il pubblico era abituato. Il testo cinico, profondamente amaro e malinconico ci consegna la fotografia di un’Italia immobile del primo dopoguerra.
Amore e illusione di un uomo che si abbandona all’inganno fino alla follia.
Il protagonista, professore di scienze occulte e celebre illusionista Otto Marvuglia, (Nicola Fornaciari), fa sparire durante uno spettacolo di magia la moglie di Calogero Di Spelta (Lorenzo Lombardi) per consentirle di fuggire con l’amante, e fa poi credere al marito che potrà ritrovarla solo se aprirà, con totale fiducia nella fedeltà di lei, la piccola scatola, in cui sostiene sia rinchiusa. Alla fine la donna ritorna pentita, ma il marito si rifiuta di riconoscerla, preferendo restare attaccato all’illusione di una moglie fedele custodita nella sua preziosa scatola.
Ispirandosi al doppio volto della società degli anni cinquanta De Caro disegna con toni fantastici i personaggi Eduardiani con Otto Marvuglia nel ruolo di burattinaio, molto simile a quegli imbonitori imbroglioni delle nostre televisioni, dipingendo la follia di Calogero Di Spelta esaltandone i toni Pirandelliani. Con La grande magia Vincenzo De Caro aggiunge un nuovo e prezioso tassello nel suo percorso quarantennale di regista e attore, mettendo in scena per la prima volta un testo di Eduardo con un cast di attori noti al pubblico fiorentino.